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Regionali Lazio. Presentazione a Viterbo dei candidati Udc

Oggi pomeriggio a San Martino al Cimino in provincia di Viterbo si è tenuta la presentazione dei candidati della lista Udc Verde è Popolare a sostegno di Francesco Rocca candidato del centrodestra alle prossime elezioni regionali del Lazio. Erano presenti il segretario nazionale Udc Lorenzo Cesa, il portavoce nazionale Udc e segretario regionale del partito nel Lazio Antonio Saccone, il segretario organizzativo nazionale Regino Brachetti e di Marco Di Stefano, consigliere comunale a Roma e in Città Metropolitana, coordinatore della campagna elettorale. “Non possiamo ammainare la bandiera dello Scudocrociato – osserva Cesa – simbolo glorioso che ha fatto grande anche questa provincia”. Udc per Francesco Rocca candidato presidente col centrodestra. “Presidente della Croce Rossa, ha dimostrato di saper amministrare la sanità, aprendo ospedali, ha ideali importanti, ha dedicato la vita al terzo settore, la solidarietà. Sono troppi anni che la sinistra guida la regione, determinando incrostazioni che vanno tolte”. Daniela Scatolini, Ilaria Rossi, Gino Stella e Sergio Orlandi sono i nomi in lista per la Tuscia, presenti al tavolo. I nuovi, con la regia di chi ha qualche anno in più. D’esperienza. “Viterbo – afferma Regino Brachetti – l’hanno fatta i Democristiani. Oggi ci troviamo con un’amministrazione disastrosa, con zero esperienza. Noi, prima di arrivare al ruolo di consigliere comunale dovevamo fare una lunga gavetta, una vera e propria scuola politica. Ti votava la gente, perché questo simbolo era una garanzia di serietà”. Oggi lo fanno tornare. “A Viterbo le cose serie non le cura più nessuno, se non quelli della Dc. Oggi la sanità è guidata da un solo partito. La prima pietra all’ospedale di Belcolle l’ha messa la Dc. Altri, gli ospedali li hanno chiusi”. C’è un obiettivo prefissato, arrivare a tremila preferenze, con quel 2% che consente d’eleggere un consigliere, dopo, come ricordato da Stella, le politiche in cui di voti ne sono arrivati 1400, mentre se ne aspettavano un migliaio. FONTE

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