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Intervista di Libero a Lorenzo Cesa: «Riporteremo alle urne molti delusi e vinceremo grazie al voto dei giovani»
Intervista a Lorenzo Cesa – Libero Lorenzo Cesa non guarda (ancora) a possibili incarichi ministeriali. E nei primi 100 giorni di governo promette sburocratizzazione per le imprese e aiuti alla famiglia.
Lo scudo crociato ha ancora appeal tra i giovani?
«Io credo proprio di sì. L’ho notato in Sicilia. Soprattutto tra la gente che ha dai 30 anni m su. Persone che hanno ricordi del simbolo e hanno ereditato dai loro genitori la storia della Dc».
Una lunga storia…
«Sì, tra i miei ho notato questo. Molti ragazzi e ragazze si sono candidati con noi perché figli di democratici cristiani. Avevano contezza che lo Scudo voleva dire difesa dei valori e concretezza».
Cosa promettete ai ragazzi?
«Basta con la politica dell’illusione. Bisogna parlare il linguaggio della responsabilità. Fare poche promesse, ma poi le poche promesse che uno fa deve mantenerle. I temi cari ai giovani sono: occupazione e speranza di poter svolgere in questo Paese un lavoro».
Programma in breve: nei primi 100 giorni?P
«Occorre fare una forte azione di sburocratizzazione e semplificazione perché se oggi un ragazzo vuole dare vita a una start-up impiega mesi. Essere più concreti possibili per agevolare l’impresa e sostenere la famiglia».
Chiederete ministeri?
«Innanzitutto bisogna vincere. Per ora è un tema secondario. Ci batteremo fortemente per vincere. Il nostro polo formato dall’Udc con lo Scudo crociato insieme a Noi con l’Italia darà una forte mano al centrodestra alle prossime elezioni».
A chi vi rivolgete?
«A quegli elettori che guardano con simpatia al centrodestra, ma che non si riconoscono in nessun partito. O andando a recuperare delusi facendo una politica del buon senso e della responsabilità».
Chi candiderete fra i big? Si è parlato di Massimo Ferrerò…
«Niente di più falso. Ci stiamo occupando di programmi e non di candidati. Ieri mattina alla nostra conferenza stampa hanno visto Ferrerò e si sono inventati questa cosa».
Allargherete il parato alla società civile?
«Noi faremo un allargamento del partito con personaggi esterni che vengono dal mondo cattolico e dal mondo dell’impresa. Ma i nomi usciti fuori adesso sono fasulli».
Cosa avete a che fare voi cattolici con, ad esempio, un laico come Gaetano Quagliariello?
«La nostra formazione è molto variegata. Quagliariello, che è un liberale, si è occupato anche della difesa di quei valori che sono dello Scudocrociato. Sul fine vita si è avvicinato molto alle nostre posizioni». Il presidente francese Macron ha augurato lunga vita al governo Gentiloni. Qualcosa da obiettare? «Macron si occupi della Francia».
Larghe intese dopo il voto?
«Sono sicuro che il centrodestra vincerà e non dobbiamo fare inciuci il giorno dopo le elezioni».
Pronti a finanziare missioni all’estero in chiave anti-immigrazione?
«Bisogna farlo. Se vogliamo risolvere il problema dell’immigrazione dobbiamo andare lì e dar loro una mano».
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