Il sito ufficiale di Lorenzo Cesa, Deputato – Segretario Nazionale dell’Unione di Centro UdC Italia – Presidente Delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare della NATO
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Ultimo saluto al Santo Padre: Lorenzo Cesa per i valori cristiani dell’Unione di Centro
Oggi ho avuto il privilegio di essere presente a uno dei momenti più intensi e spiritualmente carichi della nostra epoca: il funerale di Papa Francesco.
Celebrato sul sagrato della Basilica di San Pietro in Vaticano, è stato un addio sobrio, essenziale ma potentissimo nel suo messaggio, proprio come lo è stato il pontificato del Santo Padre.
La cerimonia si è svolta secondo il nuovo Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, aggiornato nel 2024, che ha segnato una svolta nella liturgia funebre papale: niente catafalco, niente triplice bara. Solo una cassa in legno zincato identica a quella riservata a ogni sacerdote.
Al termine della messa esequiale il feretro è stato trasportato in processione fino alla Basilica di Santa Maria Maggiore per la tumulazione “a terra” contrassegnata dalla semplice iscrizione “Franciscus” come richiesto da Papa Francesco nel suo testamento.
Una scelta che si è discostata da secoli di protocolli per tornare all’essenziale, in perfetta coerenza con l’umiltà che ha sempre contraddistinto Papa Francesco.
La mia partecipazione alle esequie non è stata solo un gesto istituzionale, ma il segno tangibile dell’adesione convinta ai valori cristiani e che l’Unione di Centro porta avanti da sempre. Ho voluto onorare il Santo Padre con la sobrietà che l’occasione richiedeva ma anche con la dignità di chi riconosce in Francesco un punto di riferimento spirituale e morale imprescindibile.
La decisione del Papa di farsi seppellire proprio nella Basilica di Santa Maria Maggiore, anziché sotto la tomba di San Pietro, è stata un’ulteriore dimostrazione del suo desiderio di vicinanza al popolo.
Una scelta rivoluzionaria eppure profondamente coerente che ha dato un significato ancora più universale al suo ultimo messaggio “con dignità ma come ogni cristiano”.
Durante il suo pontificato Papa Francesco ha tracciato un profondo solco nella storia della Chiesa difendendo con coraggio i più fragili, promuovendo la dignità della donna, denunciando la “cultura dello scarto” e lavorando instancabilmente per una fratellanza universale.
Un’eredità spirituale e civile che continua a ispirare non solo noi fedeli ma anche l’Unione di Centro che si impegna quotidianamente a portare avanti i valori del Vangelo nella sfera pubblica.
In un mondo che spesso si perde nella forma, Francesco ha scelto la sostanza. E chi ha avuto il privilegio di esserci lo ha capito chiaramente.
Non abbiamo solo salutato un Papa ma abbiamo raccolto un testimone. Un testimone che continua a vivere nei nostri cuori, nelle nostre scelte e nelle azioni di chi crede che la politica, come la fede, debba partire dagli ultimi.
Lorenzo Cesa
Segretario Nazionale Unione di Centro