Notizie

Lorenzo Cesa «Serve un sindaco con esperienza. Sul porto patto tra città e Authority» – Il Secolo XIX

Il segretario del partito spiega la scelta di puntare sul vicesindaco reggente

Avere una rappresentanza in consiglio comunale e anche nella futura giunta di Palazzo Tursi, se a vincere le elezioni a Genova sarà il candidato sindaco del centrodestra, Pietro Piciocchi, per mettere al centro dell’attività del Comune i temi che stanno a cuore all’Unione di Centro. È l’obiettivo indicato da Lorenzo Cesa, segretario nazionale del partito, che oggi sarà nel capoluogo ligure (alle 12.45 al ristorante Zeffirino di via XX Settembre) per un’iniziativa elettorale con il candidato sindaco.

Questa volta siete stati gli ultimi ad aderire alla coalizione che appoggia Piciocchi: non eravate convinti? «Non si tratta affatto di questo, c’erano stati problemi solo formali, non di sostanza. Noi siamo saldamente nel centrodestra e convinti di sostenere Piciocchi, che è una persona preparata, onesta e con una visione che ci appartiene, perché è di area cattolica. Ha anche un grande amore per la città e una grande esperienza, essendo stato assessore e vicesindaco per molti anni».

Che cosa pensa di come sta andando questa campagna elettorale a Genova? «Ho visto che ci sono molti candidati sindaco, provenienti in prevalenza da esperienze della sinistra. Mi auguro che i cittadini genovesi facciano una scelta lungimirante, perché Genova ha di fronte importanti sfide ed ha bisogno di un sindaco con esperienza amministrativa e con una conoscenza profonda della città. Serve una visione, mi sembra che Piciocchi ce l’abbia e anche noi».

Voi non avete rappresentanti nel consiglio e nella giunta comunali uscenti: qual è il vostro obiettivo in queste elezioni? «Eleggere innanzitutto un nostro rappresentante in consiglio comunale, obiettivo che tre anni fa abbiamo mancato per un solo voto, e portare in quella sede la difesa dei valori in cui crediamo. Per noi la priorità è mettere al centro della politica la persona, il che significa essere concreti. E Genova ha bisogno di atti concreti, è una grande città europea e non può esserlo se non si affrontano con coraggio anche le sue fragilità».

Se il centrodestra vincerà le elezioni, vorreste avere un rappresentante anche nella nuova giunta? «Assolutamente sì, anche perché abbiamo le idee chiare sulle cose da fare».

Per esempio? Quali sono per voi le priorità? «Cominciamo dal porto, che è il motore della città. Riteniamo che serva un patto fra la città e l’Autorità di Sistema Portuale, che metta insieme istituzioni, imprese e sindacati per ridare slancio allo scalo genovese. Serve un Comune che guardi oltre il breve periodo e investa in digitalizzazione, sicurezza, lavoro e logistica sostenibile.

Tema centrale per Genova, come in tutte le grandi città, è quello del lavoro. Il porto è al centro e attorno ci sono tanti settori che vanno sostenuti e accompagnati: artigianato, turismo, servizi.

Per noi sono fondamentali anche le infrastrutture, per le quali serve un approccio non ideologico: siamo favorevoli al Tunnel subportuale, alla Gronda e al Terzo Valico, con adeguate tutele e compensazioni per il territorio e i quartieri attraversati.

E ci sta molto a cuore l’attenzione ai quartieri periferici, che in tutte le grandi città spesso si sentono abbandonati: bisogna investire nella manutenzione di queste aree e poi si devono sostenere le giovani coppie, tornare a fare edilizia economica e popolare, potenziare l’assistenza domiciliare, dare una mano al terzo settore e alle parrocchie, in modo che possano sostenere le fasce sociali più fragili».

I sondaggi, per ora, indicano centrosinistra, anche se con il centrodestra in risalita: questo la preoccupa? «No, affatto. Penso che si andrà al ballottaggio e vedremo chi prevarrà. Noi ci auguriamo che i cittadini guardino soprattutto all’esperienza dei candidati in campo».

Si potrebbe obiettare che nel 2017 Marco Bucci era stato eletto sindaco senza avere alcuna esperienza di amministratore pubblico. «Sì, ma Bucci aveva avuto un ruolo dirigenziale in grandi multinazionali, ha amministrato realtà imprenditoriali a livello internazionale, la capacità amministrativa l’aveva eccome. Non mi pare che si possa dire lo stesso della candidata del centrosinistra».

SCARICA L’INTERVISTA IN PDF

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *