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NATO | Spring Session Dayton: il mio impegno per la stabilità globale
Dal 22 al 26 maggio, in qualità di Presidente della Delegazione italiana presso l’Assemblea Parlamentare della NATO, partecipo alla Spring Session 2025 che si tiene a Dayton negli Stati Uniti.
L’evento rappresenta uno dei momenti più rilevanti dell’agenda transatlantica riunendo parlamentari, rappresentanti istituzionali e stakeholder internazionali che si confrontano sulle principali sfide globali in materia di sicurezza, cooperazione e stabilità internazionale.
L’agenda dei lavori è intensa e articolata con un programma che prevede panel tematici di alto livello con particolare attenzione sulla sicurezza e la cooperazione internazionale, sul futuro dei Balcani, la resilienza strategica della NATO, il ruolo degli scambi economici, culturali e tecnologici tra Europa e Stati Uniti.
Tra i principali temi in discussione:
– La strategia globale in un contesto geopolitico in continua evoluzione.
– L’impatto economico della NATO nei rapporti transatlantici.
– Il rilancio della base industriale della difesa.
– Il bilancio sui 30 anni dagli Accordi di Dayton.
– Le prospettive di riforma costituzionale in Bosnia-Erzegovina.
– Il valore dei legami culturali e il ruolo dei veterani nell’ambito dell’Alleanza.
Sono in corso le celebrazioni del 30º anniversario degli Accordi di Dayton, un’importante occasione di riflessione sulla pace raggiunta nei Balcani e sul ruolo fondamentale della cooperazione internazionale.
Il 21 novembre 1995, presso la base aerea di Dayton (Ohio), fu firmato l’accordo che pose fine alla sanguinosa guerra in Bosnia ridisegnando l’assetto istituzionale del Paese e aprendo la strada a un nuovo percorso di convivenza tra le diverse comunità etniche.
Nel 2025, a trent’anni da quell’intesa storica, eventi politici, culturali e accademici si svolgono a Dayton e Sarajevo per celebrare il valore della diplomazia, consolidare la memoria storica e riaffermare l’impegno comune per la costruzione di una pace duratura.
La partecipazione all’assemblea parlamentare NATO di Dayton si inserisce in un percorso diplomatico strutturato e coerente che recentemente mi ha impegnato in diverse missioni internazionali:
– Il 5 e 6 aprile sono stato a Skopje, in occasione del 76° anniversario della NATO, per partecipare ai lavori della Commissione Permanente dove abbiamo approfondito temi cruciali come la difesa collettiva, il sostegno all’Ucraina e la definizione della nuova strategia euro-atlantica che stiamo ulteriormente perfezionando proprio in questi giorni a Dayton.
– Dal 7 al 10 aprile ho preso parte a incontri istituzionali a Belgrado e Sarajevo con le sottocommissioni NATO dedicate a sicurezza, tecnologia e relazioni transatlantiche.
In quella occasione ho avuto l’opportunità di confrontarmi con la Premier serba Ana Brnabić e con rappresentanti parlamentari di Serbia e Bosnia-Erzegovina affrontando temi prioritari come l’integrazione euro-atlantica, le sfide energetiche e ambientali, le migrazioni e l’innovazione tecnologica.
A Dayton, parallelamente alle sessioni plenarie, si stanno svolgendo anche le riunioni delle commissioni permanenti Difesa e Sicurezza, Democrazia e Sicurezza, Economia e Sicurezza, Politica, Scienza e Tecnologia oltre agli incontri dei gruppi politici e dei segretari delle delegazioni.
Nei 4 giorni di riunioni con oltre 240 legislatori provenienti dai 32 Paesi alleati e partner del’Alleanza, si stanno definendo le raccomandazioni politiche per i leader della NATO che si riuniranno il mese prossimo all’Aia, nei Paesi Bassi, per il vertice in cui verrà definito il futuro percorso dell’Alleanza Atlantica.
Nell’attuale contesto internazionale segnato da rapidi cambiamenti e crescenti tensioni geopolitiche, la partecipazione italiana alla Spring Session della NATO rappresenta un segnale concreto della leadership e responsabilità del nostro Paese nella costruzione di un’Alleanza solida, coesa e orientata alla pace e alla difesa dei valori democratici.
Attraverso il mio impegno istituzionale e diplomatico continuo a lavorare per consolidare il ruolo dell’Italia come ponte strategico tra l’Europa e l’area balcanica, contribuendo attivamente alla definizione delle politiche di sicurezza e stabilità all’interno dell’Alleanza Atlantica.