Notizie

ALDO MORO | Il ricordo del nipote Luca “Mio nonno costruttore di pace ‘Let peace ring’”

 

Il 23 settembre 1916 nasceva Aldo Moro statista e uomo di dialogo ricordato da tutti come un vero “costruttore di pace”.
Oggi, a 109 anni dalla sua nascita, la sua figura continua a essere fonte di ispirazione per le nuove generazioni, esempio di equilibrio, mediazione e impegno per la difesa dei diritti umani e della dignità degli ultimi.

In questa giornata speciale, il nipote Luca Moro ha voluto dedicare al nonno una commovente lettera dal titolo “Mio nonno costruttore di pace, ‘let peace ring’”.
Parole che si trasformano in un inno alla memoria e alla speranza riportando la luce di Aldo Moro nel cuore di chi crede ancora nella forza del dialogo e dell’unità.
Un messaggio che richiama con intensità l’attualità delle sue riflessioni “Con la guerra tutto è perduto, con la pace nulla è compromesso” scriveva Moro.
Un pensiero che oggi risuona con forza in un mondo lacerato da conflitti e divisioni dove la parola pace ha bisogno di essere nuovamente pronunciata, difesa, costruita.

Nel testo Luca Moro non nasconde dolore e amarezza per la perdita prematura del nonno, ma al tempo stesso invita a non smettere di credere in un futuro illuminato dalla sua stessa eredità spirituale e morale.
Un invito a lasciar risuonare la pace “let peace ring” come ricordava Martin Luther King con la libertà “Let freedom ring”.

 

Lettera di Luca Moro “Mio nonno costruttore di pace, ‘let peace ring’” scritta in occasione dell’anniversario della nascita di Aldo Moro:

Al mio caro ed amatissimo nonno Aldo, Aldo Moro, nel giorno del suo compleanno a 109 anni dalla nascita, mando un pensiero di amore ed una preghiera di luce. Possa la luce amorevole e misericordiosa della tua bontà, nonno caro, splendere su di noi e portare la pace.

Tu che avresti saputo unire e far coesistere in armonia idee contrastanti.
Tu che avresti saputo mediare come nessun altro mai (né prima, né dopo di te), tu che avresti trovato la via del dialogo e salvaguardato i diritti dell’uomo, i diritti degli oppressi, i diritti degli “ultimi”.
Tu che scrivevi: “Con la guerra tutto è perduto, con la pace nulla è compromesso (…) Il compito del cristianesimo fedele alla sua missione di pace non è di mediare due diverse realtà che si incontrano quasi casualmente in esso, ma di chiarire verità essenziali circa il destino dell’uomo, perché siano principio di quell’unità che la buona volontà umana può, malgrado tutto, realizzare.”

Nonno caro, tu costruivi pace e te lo hanno impedito!
Il mio cuore è straripante di dolore, di amarezza, di rammarico e di preoccupazione. Quando si arriva a dover aggiungere un aggettivo alla parola pace, perché da sola non basta più, allora vuol dire che siamo arrivati davvero in fondo. Ma non a quel tipo di fondo dal quale ci si risolleva, pian piano, una volta toccato. Questo tipo di fondo a cui siamo giunti ha più l’aspetto dell’anticamera di un baratro dal quale non ci si può più sollevare…

Nonno caro, lascia che la tua luce splenda su di noi ed illuminando i cuori della gente li risvegli guidandoli verso l’unità e la pace.
Martin Luther King disse “Let freedom ring”, e’ ora che la gente si unisca e dica “Let peace ring, let peace ring, let peace ring!”
Che risuoni la pace, che riecheggi la pace, che splenda la pace, che la pace sia!

GRAZIE

Luca Moro

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *