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Dal 17 al 21 novembre ho presieduto la missione istituzionale in Giappone nell’ambito dei lavori dell’Assemblea parlamentare della NATO. Sono stati cinque giorni intensi tra Tokyo e Kyoto ricchi di incontri, analisi e confronti con rappresentanti del Governo giapponese, del mondo accademico, dell’industria della difesa e con i colleghi parlamentari dell’Alleanza Atlantica.
Il Giappone è il partner più longevo dell’Assemblea parlamentare della NATO nell’area Asia-Pacifico, un rapporto che dura da oltre quarant’anni fondato sulla fiducia reciproca e sui valori democratici condivisi.
Per consolidare il dialogo politico, oggi indispensabile per la stabilità internazionale, durante la missione abbiamo approfondito in particolare:
* l’evoluzione dello scenario strategico nell’Indo-Pacifico
* le valutazioni del Giappone sulle minacce rappresentate da Cina, Corea del Nord e Russia
* l’impatto della guerra in Ucraina sulla sicurezza e sull’economia regionale
* le relazioni del Giappone con NATO, Europa, Stati Uniti e le democrazie dell’Indo-Pacifico
* l’evoluzione e la modernizzazione della dottrina di difesa giapponese
* le prospettive del Giappone sul futuro del commercio globale
* il ruolo del Paese nei mercati tecnologici.
Diplomazia parlamentare e dialogo politico – Tokyo 17 novembre
La missione si è aperta con i briefing istituzionali organizzati dalle Ambasciate che operano come Punti di Contatto della NATO. Sin dalle prime discussioni è emersa con chiarezza la trasformazione della postura strategica giapponese.
Presso la Missione dell’Unione Europea a Tokyo, ho presieduto l’incontro sottolineando quanto sia fondamentale potenziare i rapporti tra Unione Europea e Giappone nei settori del commercio, dell’innovazione tecnologica e della sicurezza politica.
Nel confronto con i funzionari del Gabinetto dell’Ufficio del Primo Ministro Shigeru Ishiba, ho indicato come prioritario promuovere una cooperazione stabile nelle filiere strategiche e nella sicurezza economica, questioni centrali per le democrazie avanzate.
Sicurezza e cooperazione interparlamentare – Tokyo 18 novembre
Durante gli incontri alla Sasakawa Peace Foundation e al Consiglio per la Sicurezza Globale presso il Parlamento giapponese, abbiamo approfondito la trasformazione strategica nell’area dell’dell’Indo-Pacifico.
Ho chiarito il concetto che la nostra cooperazione non è finalizzata all’espansione della NATO nella regione, ma nasce dalla volontà delle democrazie di lavorare insieme per accrescere la resilienza collettiva.
Ho inoltre sottolineato il ruolo fondamentale dell’opinione pubblica nel sostenere politiche di sicurezza efficaci e condivise.
Nei successivi colloqui con i vertici del Ministero della Difesa e del Ministero degli Esteri giapponese, ho evidenziato come la cooperazione tra NATO, Europa, Stati Uniti e democrazie dell’Indo-Pacifico sia indispensabile per la stabilità globale, soprattutto alla luce dell’aggressione russa in Ucraina che ha dimostrato l’interdipendenza tra sicurezza europea e sicurezza asiatica.
Industria, difesa e innovazione – Tokyo 19 novembre
Le visite alla Mitsubishi Corporation e alla Kawasaki Heavy Industries hanno mostrato una prospettiva concreta sulle tecnologie emergenti e sulle opportunità di una collaborazione industriale costante.
Ho indicato come prioritario l’importanza di un dialogo diretto tra NATO e industria giapponese per sviluppare filiere resilienti e rispondere insieme alle nuove sfide globali.
Con entrambe le aziende è possibile avviare un percorso di cooperazione strutturata, valorizzandole come partner naturali dell’ecosistema difesa italiano e dell’Alleanza.
Accademia e prospettive strategiche – Tokyo e Kyoto 20 novembre
Negli incontri presso l’Università di Kyoto ho rimarcato la connessione, ormai ineludibile, tra sicurezza economica, stabilità strategica e cambiamento climatico.
L’Italia sta consolidando un dialogo sempre più intenso con Tokyo su cyber, tecnologie emergenti e sicurezza.
I contributi di studiosi e ricercatori hanno fornito una lettura approfondita delle trasformazioni dell’Indo-Pacifico e del ruolo centrale del Giappone nel futuro della regione.
Innovazione tecnologica e sicurezza – Kyoto e Tokyo 21 novembre
L’ultimo giorno è stato dedicato ai colloqui con i dirigenti della Kyocera Technologies e alla visita del Fine Ceramics Building.
La ricerca giapponese si conferma un motore fondamentale per la sicurezza economica e tecnologica delle nostre democrazie. È necessario collegare la visione giapponese di un “Free and Open Indo-Pacific” alle strategie europee e italiane per un’area realmente aperta, inclusiva e basata sul rispetto delle regole.
Italia e Giappone rappresentano due punti di riferimento complementari: il nostro Paese nel Mediterraneo allargato e il Giappone nell’Asia nord-orientale.
Dopo il significativo lavoro svolto nei mesi scorsi in Italia con le delegazioni parlamentari dell’Alleanza, questa missione in Giappone ci ha consentito non solo di comprendere approfonditamente la prospettiva nipponica, ma anche di aumentare le relazioni essenziali per il futuro dell’Indo-Pacifico.
Ringrazio la Delegazione italiana per l’impegno e la qualità del dialogo sviluppato in un periodo caratterizzato da sfide complesse.
Il nostro Paese conferma la propria leadership nella cooperazione tra alleati e partner contribuendo a definire sicurezza, stabilità e prospettive per l’Alleanza transatlantica.












