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Washington – 25° Forum Parlamentare Transatlantico | Insieme per il futuro della nostra sicurezza
Dall’8 al 10 dicembre 2025 ho partecipato con la Delegazione italiana al 25° Forum Parlamentare Transatlantico ospitato al Congresso degli Stati Uniti di Washington, D.C.
Il Forum è il più grande incontro annuale di parlamentari europei e nordamericani. Quest’anno ha riunito oltre 130 rappresentanti eletti da tutti i 32 paesi alleati della NATO e sono stati convocati i parlamentari alleati e alti funzionari degli Stati Uniti e della NATO.
Sono stati tre giorni intensi e carichi di responsabilità nel confronto diretto sulle priorità comuni in materia di sicurezza transatlantica.
Innovazione, industria della difesa e resilienza
Il Forum si è aperto con i saluti e l’intervento introduttivo del Presidente dell’Assemblea parlamentare della NATO Marcos Perestrello.
L’intervento iniziale “Affrontare il presente: la cooperazione transatlantica in materia di sicurezza e l’inasprimento della competizione tra le grandi potenze” ha evidenziato quanta importanza rivesta, oggi, il dialogo politico e parlamentare per mantenere coesa l’Alleanza e affrontare il presente, insieme, potenziando la cooperazione transatlantica di fronte a una competizione globale in ascesa.
I principali panel di lavoro hanno affrontato:
* la ridefinizione del futuro e della qualità della difesa
* l’innovazione tecnologica e le tecnologie emergenti
* il sostegno all’Ucraina e la tutela della sua sovranità
* la necessità di una base industriale transatlantica
* investimenti in partenariati e attività di sensibilizzazione
* coerenza nella capacità produttiva tra alleati
* approvvigionamenti critici e catene di fornitura strategiche
* protezione delle risorse nevralgiche da minacce ibride
* resilienza e prontezza di fronte ad attacchi non convenzionali.
Verso una difesa collettiva più coerente
Durante le discussioni è emerso che non basta aumentare la spesa per la difesa. È fondamentale spendere bene.
I contratti di difesa dovranno garantire continuità, prevedibilità e incentivare investimenti a medio-lungo termine nelle filiere europee e italiane, anche per le PMI. Un’industria della difesa integrata su scala euro-atlantica è un pilastro di deterrenza credibile.
Come Presidente della Delegazione italiana, nei dibattiti ho richiamato il principio “no prosperity without security” perché è necessario concepire gli investimenti nel settore della difesa non come un passo che ci avvicina alla guerra ma, al contrario, come primaria garanzia di difesa e deterrenza, oltre che volano per lo sviluppo industriale ed economico.
Parallelamente con Paolo Zampolli, Rappresentante speciale degli Stati Uniti
per le partnership globali, si è concordato che la resilienza dell’economia, delle infrastrutture e delle società, rappresenta ormai un elemento fondamentale della sicurezza collettiva. Difesa non solo come capacità militare, ma come protezione dell’intero tessuto democratico e civile degli alleati.
Su questo tema così importante per il futuro dell’Italia e dell’Europa, la Delegazione parlamentare considera prioritario impegnarsi in questa direzione.
Conflitto in Ucraina, sfide regionali e ruolo del Congresso USA
Il Forum non ha ignorato la guerra in Ucraina. Molti interventi si sono concentrati sulle implicazioni per la sicurezza europea e transatlantica, sul ruolo che l’alleanza deve mantenere nel garantire sostegno, deterrenza e stabilità. Ci siamo confrontati sulle decisioni che riguardano il futuro dell’Ucraina e della struttura di difesa collettiva.
Si è parlato anche del contesto più ampio come le tensioni strategiche nel Mediterraneo e nel vicinato meridionale della NATO, l’instabilità in Nord Africa e Sahel, la minaccia ibrida e cyber, scenari di crisi multipli e complessi.
Nell’incontro con Michael Ray Turner, Capo Delegazione statunitense, abbiamo condiviso l’evoluzione del ruolo degli Stati Uniti nell’Indo-Pacifico e su come la NATO debba adattarsi a un sistema sempre più competitivo e multipolare.
L’Ambasciatore italiano Peronaci e il progetto “America 250”
Marco Peronaci, Ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti, ci ha invitati a partecipare alla tavola rotonda dedicata al programma “America 250”. L’iniziativa si è svolta in occasione della firma dell’accordo tra l’Ambasciata d’Italia e la Commissione statunitense “America 250”, un’intesa che consolida la collaborazione culturale e istituzionale tra i due Paesi.
Riflessione e responsabilità condivisa
Le sfide che stiamo vivendo – tecnologiche, strategiche e politiche – richiedono decisioni meditate, cooperazione reale tra alleati e visione di lungo termine. La nostra Alleanza è chiamata a misurarsi non solo con minacce convenzionali, ma con un mondo fluido e complesso dove innovazione, diplomazia e coesione geopolitica fanno la differenza.
La NATO resta ancora oggi la pietra angolare della stabilità euro-atlantica, ma per mantenere questo ruolo gli alleati europei devono assumersi responsabilità crescenti investendo in capacità reali, non solo in percentuali.
Il nostro Paese, come membro europeo e Mediterraneo dell’Alleanza, può e deve contribuire a rendere più forte e coerente la risposta collettiva.
Con la Delegazione italiana porteremo questo impegno in Parlamento per tradurre le raccomandazioni del Forum in scelte concrete di politica estera, investimenti nella difesa e cooperazione internazionale.









