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Giornata nazionale delle cure palliative | Presentato emendamento alla manovra per potenziare l’accesso e le risorse

In occasione della Giornata Nazionale delle Cure Palliative, che ogni anno si celebra l’11 novembre richiamando il gesto di San Martino che donò il suo mantello “pallium” a un mendicante infreddolito, comunico di aver presentato un emendamento alla Legge di Bilancio con l’obiettivo di accelerare l’iter della mia proposta di legge n. 2344, già depositata insieme alla Senatrice Paola Binetti, per migliorare l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore per le persone anziane, aggiornando e rendendo più attuabile la Legge 38 del 2010.

L’emendamento interviene sull’articolo 72 della manovra proponendo l’aumento delle risorse previste da 10 a 15 milioni di euro e da 20 a 25 milioni di euro con una copertura pari a 5 milioni a decorrere dal 2025 mediante riduzione del Fondo per le esigenze indifferibili, di cui alla legge 190/2014.

È un intervento necessario e urgente per dare risposte reali ai tanti pazienti che ancora oggi arrivano alle cure palliative troppo tardi, spesso solo nei giorni finali della vita, senza poter beneficiare di un percorso di accompagnamento clinico e umano adeguato.
Non si tratta soltanto di assistenza negli hospice ma di un modello che coinvolge ospedali, territorio e, con particolare urgenza, le Residenze Sanitarie Assistenziali.
È proprio nelle RSA che, troppo spesso, gli anziani affetti da patologie non guaribili non ricevono cure palliative appropriate con ricadute profonde sulla qualità della loro vita e delle loro famiglie.

L’emendamento che ho presentato, fortemente sostenuto dall’Unione di Centro, mira a colmare questo vuoto con nuova iniziativa parlamentare volta a sostenere e valorizzare il diritto alla cura e alla dignità delle persone più fragili, promuovendo interventi multidisciplinari capaci di affrontare non solo il dolore fisico, ma anche il disagio psicologico e sociale.

Questa giornata non è solo una ricorrenza simbolica. È un richiamo collettivo al valore del prendersi cura.
Il “mantello” di San Martino ci ricorda che nessuno deve essere lasciato solo, specialmente nel momento della fragilità.

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