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Italia-Turchia: un confronto strategico per il futuro dell’Alleanza
Come Presidente della Delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare della NATO ho incontrato Fuat Oktay, Presidente della Commissione Affari Esteri della Grande Assemblea nazionale della Turchia.
Un’importante confronto non solo per il ruolo istituzionale ricoperto dal collega, ma per il valore strategico che il dialogo tra Italia e Turchia continua ad assumere nel futuro dell’Alleanza.
L’incontro della Delegazione italiana con il Presidente Oktay è stato l’occasione per ribadire la centralità della Turchia nell’architettura euro-atlantica: un Paese che rappresenta un vero pilastro della NATO con il secondo esercito più numeroso dell’Alleanza dopo gli Stati Uniti.
Ankara ha dimostrato – e continua a dimostrare – un ruolo determinante nelle mediazioni per porre fine ai conflitti, dal confronto fra Russia e Ucraina al cessate il fuoco a Gaza. È un contributo che merita riconoscimento e attenzione.
Dal punto di vista strategico, Italia e Turchia sono due snodi fondamentali della struttura militare integrata della NATO:
* LANDCOM in Turchia guida la componente terrestre dell’Alleanza.
* JFC Naples in Italia coordina le missioni nel quadrante euro-mediterraneo.
Una cooperazione che si traduce in risultati concreti come il contributo congiunto alla missione KFOR in Kosovo, dove entrambi i Paesi figurano tra i principali fornitori di personale.
Il dialogo con Ankara è essenziale anche sul fronte del Fianco Sud, oggi al centro di una rinnovata attenzione della NATO grazie all’attuazione del Piano d’Azione per il Vicinato Meridionale. È un’area che richiede stabilità, presenza e cooperazione, elementi che l’Italia e la Turchia portano avanti anche attraverso il trilaterale Italia–Turchia–Libia dedicato a sicurezza marittima, energia e gestione dei flussi migratori.
La nostra cooperazione poggia inoltre su basi economiche solide: nel 2024 l’interscambio commerciale ha raggiunto i 25,3 miliardi di euro, in crescita rispetto all’anno precedente. Nei settori ad alta intensità tecnologica – aerospazio e difesa in primis – stiamo registrando un ulteriore avvicinamento, testimoniato dal Memorandum of Understanding tra Leonardo e Baykar, un passo significativo verso un potenziamento industriale dell’intera Alleanza.
Infine il capitolo energetico: l’asse Italia-Turchia si conferma decisivo per la sicurezza dell’Europa grazie al Corridoio meridionale del gas (TANAP–TAP), una dorsale strategica che contribuisce alla diversificazione dalle forniture russe e apre nuove prospettive nel Mediterraneo orientale.
La Turchia è una delle porte dell’Europa e tenerla aperta è nell’interesse di tutti.




