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Regionali Campania. Presentazione della lista Udc – Caldoro Presidente a Napoli

Questa mattina presso l’Hotel Holiday Inn al Centro direzionale di Napoli si è svolta la conferenza stampa di presentazione della lista UDC-Caldoro Presidente alla presenza di Lorenzo Cesa, segretario nazionale UDC, il candidato presidente della Regione, Stefano Caldoro ed il commssario regionale dell’UDC, Ciro Falanga Governo: Cesa, tensioni frutto divisioni interne M5S e Pd Litigano su tutto,anche su nomine con spartizione indecorosa (ANSA) – ROMA, 03 SET – Le tensioni nel governo Pd-M5S “sono il segno dei tempi in cui mancano i partiti. C’è una profonda divisione nel M5s e una divisione, palesata in un’intervista di Zingaretti all’interno del Pd. Abbiamo problemi enormi da risolvere, non possiamo scherzare”. Lo ha detto Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc a margine della presentazione della lista Udc – Caldoro Presidente per le elezioni regionali in Campania. “Entro il 15 ottobre – ha aggiunto – dobbiamo presentarci all’Ue con progetti chiari su come vogliamo spendere quei 200 miliardi che possono cambiare il volto del paese e ci troviamo con un governo che litiga tutti i giorni su tutto, anche sulle nomine da fare, in una spartizione indecorosa, nemmeno nella prima repubblica esisteva una roba così. Mi auguro che il 21 il centrodestra vinca le regionali in tutta Italia e ci sia una svolta anche nazionale”. Sull’ipotesi di un 4-2 del centrodestra alle regionali, Cesa sottolinea che “significherebbe che i tre quarti delle Regioni, anzi di più, sono a guida Centrodestra. Bisognerebbe prenderne atto con molta serietà, come accadeva nella prima repubblica, il giorno dopo ci si dimetteva quando si perdevano elezioni e si cambiavano le cose. Mi auguro che abbiano la sensibilità di capire che il popolo italiano la pensa diversamente, che c’è bisogno di cambiare verso alla politica italiana e renderla concreta al servizio della gente, pensando soprattutto ai giovani”. REGIONALI. CESA: GOVERNO DOVRÀ PRENDERE ATTO RISULTATO E DIMETTERSI “IL 21 SETTEMBRE CENTRODESTRA VINCENTE E SVOLTA NAZIONALE” (DIRE) Napoli, 3 set. – “Se finisce 4 a 2 significa che i tre quarti delle Regioni, ma anche di piu’, sono a guida centrodestra. Bisognerebbe prenderne atto con molta serieta’, come eravamo abituati a fare nella Prima Repubblica, quando, una volta perse le elezioni, il giorno dopo ci si dimetteva”. La pensa cosi’ il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa intervenuto a Napoli per un’iniziativa elettorale a sostegno del candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania Stefano Caldoro. “Mi auguro che al governo – dice – abbiano la sensibilita’ di capire che il popolo italiano la pensa diversamente, che c’e’ bisogno di cambiare”. Per Cesa il governo soffre le divisioni interne ai principali partiti della maggioranza. “Abbiamo problemi enormi da risolvere – commenta -, non possiamo scherzare. Entro il 15 ottobre dobbiamo presentarci in Europa con progetti chiari su come vogliamo spendere quei 200 miliardi, eppure ci troviamo con un governo che litiga tutti i giorni su tutto, anche sulle nomine: assistiamo a una spartizione indecorosa che non esisteva nemmeno nella Prima Repubblica. C’e’ una divisione profonda sia nel Movimento 5 Stelle che nel Pd. Mi auguro che il 21 settembre il centrodestra vinca le regionali in tutta Italia e che ci sia una svolta anche nazionale”. Referendum: Cesa, Udc per no, è solo sforbiciata non riforma A Paese non serve taglio deputati ma risposte su economia (ANSA) – ROMA, 03 SET – “L’Udc sarà per il no al referendum, non si può fare una riforma spacciata per costituzionale che invece è una semplice sforbiciata ai parlamentari senza avere idea di che fare sulla riforma elettorale”. Lo ha detto Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc a margine della presentazione della lista Udc – Caldoro Presidente per le elezioni regionali in Campania. Cesa ricorda che la riforma è stata avviata “senza aver riformato i regolamenti parlamentari e con la situazione politica che abbiamo. Sarà complicato farlo, andremo in una estrema confusione. L’appello che faccio è di riflettere seriamente. Il problema del Paese non è il taglio 200 o 300 parlamentari ma come rilanciare l’economia, dare risposte, restituire speranza ai giovani italiani”.

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