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Ucraina: Cesa, da cattolico dico Paese aggredito va sostenuto ad ogni costo
Condivido angoscia Papa e preoccupazioni Mattarella, futuro governo batterà i pugni per un ‘Recovery di guerra”
Roma, 5 ott. (Adnkronos) – “Condivido in pieno l’angoscia del Santo Padre e le preoccupazioni espresse dal nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Da cattolico ritengo che il paese aggredito, l’Ucraina, debba continuare a essere sostenuto costi quel che costi”. Lo dice all’Adnkronos il segretario dell’Udc Lorenzo CESA. “Putin -prosegue- continua a evocare la minaccia nucleare, puntando sulla strategia della tensione. L’Europa e la Nato stanno sostenendo in tutti i modi un Paese privato della sua integrità territoriale. La pace non si raggiunge lasciando il passo all’aggressore ma sostenendo con ancora più forza il Paese aggredito”. Quanto all’emergenza energetica, si tratta di una “drammatica crisi che stiamo vivendo” ma che “non deve distogliere l’attenzione dal conflitto russo-ucraino, anzi è necessario che l’Europa metta da parte gli egoismi personali, agendo con unità, aspetto che purtroppo in questi giorni sta venendo meno”. CESA non ha dubbi sulla rotta del futuro esecutivo: “Giorgia Meloni e tutto il governo di Centrodestra continuerà a essere determinato e fermo sulle sanzioni alla Russia e sul supporto all’Ucraina. Batteremo i pugni in Europa affinché la crisi energetica derivante dal conflitto venga affrontata con un ‘Recovery di guerra’, un Piano comune che preveda un tetto europeo al prezzo del gas, separando -conclude- il prezzo di quest’ultimo da quello dell’energia elettrica”.