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I femminicidi in Italia sono una tragedia che richiede azioni concrete

Stefania – 5 gennaio
Maria – 14 gennaio
Jhoanna – 25 gennaio
Eleonora – 8 febbraio
Cinzia – 9 febbraio
Sabrina – 14 marzo
Ruslana – 21 marzo
Laura – 26 marzo
Sara – 31 marzo
Ilaria – 2 aprile
Questo tragico elenco si allunga di settimana in settimana segnando una media inquietante di un femminicidio ogni sette giorni dall’inizio dell’anno.
Questi terribili eventi hanno scatenato proteste in diverse città italiane con richieste sempre più pressanti di una “rivolta culturale” contro la violenza di genere.
Il problema è complesso e richiede un intervento su più livelli: civico, educativo, legislativo e di controllo.
L’Unione di Centro ribadisce il proprio impegno nel contrastare la violenza di genere non solo attraverso misure di maggior sicurezza, ma anche con interventi nelle dinamiche sociali e familiari.
In questo contesto la proposta di riforma della Legge 54/2006 che ho presentato con la Sen. Paola Binetti rappresenta un passo fondamentale.
La riforma di legge, pur non essendo la soluzione definitiva ai femminicidi, potrebbe garantire prevenzione, maggiore tutela e sollecitare un’azione più concreta da parte delle istituzioni.
Il mio auspicio è che questa riforma venga calendarizzata al più presto nell’iter parlamentare, affinché si possano adottare misure efficaci per arginare questa escalation di violenza che sta lasciando un segno indelebile sulla nostra società.

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