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Giustizia: Cesa (Ppe), salvare Tribunale di Rossano, porterò il caso in Europa
“L’inerzia e l’ambiguità della politica rischiano di riconsegnare alle associazioni criminali un territorio che, con grande fatica, vuole voltare pagina. Il Tribunale di Rossano, in provincia di Cosenza, che è stato soppresso non andava chiuso. Nei prossimi giorni mi farò carico di iniziative parlamentari europee per accendere i riflettori sulla questione su cui lo Stato ha assunto un atteggiamento incomprensibile che chiedere immediati chiarimenti”. Così il segretario nazionale UDC ed europarlamentare PPE Lorenzo Cesa che sostiene l’iniziativa di protesta organizzata a Roma il prossimo 18 maggio in piazza del Quirinale dal Gruppo d’Azione per la Verità sul Tribunale di Rossano (GAV). Cesa richiama le relazioni favorevoli delle commissioni Giustizia di Camera e Senato e quella della Commissione europea per l’efficienza della giustizia, i cui organismi ritenevano necessario salvare il presidio di Rossano che comprende un’area molto vasta, da Crotone a Taranto. “Il tribunale è stato soppresso e accorpato a un presidio più piccolo per dimensioni e quindi inadeguato per capacità demografica ad assorbire il tribunale di Rossano. Tutto ciò nonostante le difficoltà infrastrutturali presenti in quelle aree, dove la mobilità pubblica è praticamente inesistente”, spiega Cesa secondo cui “c’è la necessità di fare chiarezza sui metodi e criteri adottati”. “Lo si deve per ragioni di trasparenza e di legalità”, conclude.